Risultati delle prove svolte, con gli orologi indossati
al polso, elenco delle temperature:
- In casa o in ufficio con temperatura 20/21° l'orologio risulta a 30/31°.
- In estate, in auto o in treno, in ambiente di 25/26° l'orologio è a 32/33°.
- In camera climatica stabilizzata a 40° l'orologio è a 38°.
- Sulla spiagga e allo stadio, sotto il sole estivo, l'orologio raggiunge
anche i 50°.
- All'aria aperta, all'ombra e con temperatura esterna 18/20°,
l'orologio è a 27/28°.
- All'inizio della primavera, con temperatura esterna di 11°, a
passeggio con cappotto, la cui manica copre l'orologio, lo stesso
è a 25°.
- In inverno con temperatura esterna di 0° circa, nelle stesse
condizioni di prima (ovvero sotto il cappotto), l'orologio è a 22°.
- In camera climatica stabilizzata a -8°, sempre indossato sotto un
cappotto, l'orologio scende a 18°.
- Nelle variazioni di temperatura esterna che oscillano da -10° ai +40°,
la temperatura dell'orologio varia da +17° a +38°.
Il fenomeno di scambio di calore è molto più complesso di quanto non appare a prima
vista. L'orologio reagisce alle temperature dell'ambiente e del polso,
mentre il polso stesso reagisce alla temperatura ambiente e contemporaneamente anche a
quella del sangue che circola nel braccio.
Ad esempio: in ambiente a 0° la temperatura del polso
scende a c.a. 32°, mentre l'orologio è a 22°. Quando la temperatura
ambiente cresce,
quella del polso resta superiore alla stessa fino a 37°, raggiunta la quale, discende
per effetto della traspirazione. Si è verificato inoltre che se la
persona si muove
all'esterno, con temperatura costante, l'orologio aumenta la sua temperatura interna
dai 2° ai 4° solo in conseguenza della più intensa circolazione sanguigna dovuta al
movimento, al contrario di quanto può accadere, restando in posizione
statica!
Esisitono poi ulteriori variazioni, dovute alle differenze
somatiche tra le persone: chi ha le "mani sempre fredde" ad esempio, contribuisce
ad abbassare la temperatura dell'orologio di 1°/2°.
Da quanto esposto, si può notare che, a parte
il caso estremo dell'orologio surriscaldato dal sole (caso non così infrequente:
ci viene in mente un povero "submariner" d'agosto, al polso di una simpatica personcina
dedita giornalmente a lunghi bagni di sole e poi a quelli marini in successione, con tuffi
dagli scogli....), non si presentano di solito casi in cui la temperatura dell'orologio oltrepassi i 40°.
Al contrario i casi in cui la stessa scenda sotto i 20°, sono più frequenti.
Citiamo:
l'orologio non portato al polso durante la notte e lasciato in una
camera fredda, oppure orologio
portato sopra la manica del vestito dall'escursionista/alpinista, dallo speleologo o
da velisti, ecc...
In alcuni casi la temperatura può anche scendere al di sotto degli 0°!
Pensiamo anche alle immersioni dove le temperature possono scendere a 4° o
anche meno: in questo caso sia che l'orologio sia portato al polso o sulla
muta, la sua temperatura sarà quella dell'acqua in cui è immerso.
Gli orologi muniti di
cinturino in un sol pezzo che passa sotto la cassa (frequente in quelli militari)
hanno un isolamento la cui importanza non è certo trascurabile, potendo far variare la
temperatura interna di alcuni gradi.
Da quanto abbiamo esposto, si può dedurre che la temperatura degli orologi che portiamo
al polso, in via normale, resti compresa tra i +22° e i +35°. In talune circostanze
particolari (sopratutto non indossato) potrà scendere anche a 10°. Solo
eccezionalmente (abbiamo visto come), arriverà agli estremi
di 0° o +50°.
CASI LIMITE E CONSIGLI PER GLI ACQUISTI:
A volte non ci si pensa, ma.... Consigliamo
molta attenzione e prudenza nell'acquistare orologi nei
tanti "mercatini" domenicali (o anche in certi negozi)....ove non siano
state prese misure adeguate per la preservazione e protezione
degli orologi. L'orologio NON è un vile pezzo di metallo....
Parlate sempre col venditore, chiedete spiegazioni, valutate le sue parole perchè, detto con franchezza, molti di loro
hanno poche, scarse o nulle cognizioni tecniche e quasi
nessuna precauzione
viene adottata per preservare al meglio i nostri beneamati....
Alcuni esempi potranno chiarire meglio gli acquisti a rischio:
1) orologi trattati alla stregua di vili pezzi di ferro, aperti o
chiusi con utensili vari (cacciaviti, forbici, ecc..), regolati poi nei
delicati meccanismi da mani unte e sporche (tipica azione dei
mangiatori di panini-riparatori estemporanei... oppure dei rottamai
generici...)
2) orologi esposti in inverno direttamente sui banchi di vendita (esterni)
con temperature assai rigide. La temperatura degli orologi in questo
caso è pari a quella ambientale e può scendere anche a diversi
gradi sotto zero, rimanendovi per almeno una giornata, salvo
risalire poi e bruscamente durante il trasporto, riscaldati ad
esempio nell'abitacolo del veicolo....
3) orologi sempre esposti sui banchi o dentro
teche di vetro in piena estate sotto il sole cocente dove i raggi del
sole si concentrano e dove vi è assoluta mancanza di ventilazione.
In questo caso estremo, abbiamo misurato temperature di oltre
60 gradi, con l'impossibilità di tenere in mano l'orologio
stesso, a pena di scottature...!
4) orologi acquistati in negozi. Attenzione al caso in cui il cui
titolare, senza prudenza alcuna, abbia tenuto esposto in vetrina,
sotto il sole i suoi orologi, per meglio pubblicizzarli..., anche qui vi
saranno sorprese nella loro marcia, pur se nuovi...!
Tutti questi gravi stress nuocciono agli orologi e soprattutto alla lubrificazione
dei meccanismi. Il loro acquisto riserverà pertanto sempre sorprese..