Il nome
del primo membro della famiglia Nardin
consacrato all’orologeria è Leonard
Frederic. Egli però, pur lavorando nel settore, non inizia a costruire orologi
col proprio nome. E’ il figlio Ulysse Nardin che
lo farà a partire dal 1846,
nel piccolo villaggio di Le Locle,
in Svizzera. Grazie al suo grande talento di
artigiano e al suo amore per la precisione si distingue alle esposizioni
universali.
In quella di Londra del 1862, ottiene
la “Prize Medal”. Nel 1893 la
sua casa si distingue tra tutte quelle svizzere che partecipano all’esposizione
universale di Chicago (USA). Con la sua produzione di cronometri da marina e di
orologi di precisione da osservatorio, la casa Ulysse Nardin acquisisce fama
internazionale. Uno dei primi clienti è infatti il Ministero Russo della guerra
di San Pietroburgo.
A partire dal 1906 il “Naval Observatory” americano fa
parte dei suoi clienti principali. Solo per i suoi prodotti di alta qualità e
precisione, la manifattura Nardin ottiene 4300 certificazioni e riconoscimenti
da differenti osservatori internazionali. All’inizio del novecento la Ulysse
Nardin comincia a fabbricare orologi da polso. La sua affinità con la
precedente produzione di precisione e misurazione, la si vede coi cronografi da
polso fabbricati a Le Locle a partire dal 1912.
Gli anni seguenti vedono
aumentare l’assortimento degli orologi da polso. Seguendo la moda di allora, i
cronografi sportivi sono affiancati da modelli di forma con cassa rettangolare
e carrès da uomo. Le signore possono invece scegliere tra orologi gioiello
molto sofisticati e arricchiti da diamanti e preziosi. Questa filosofia
commerciale va avanti per molti anni con successo.
Verso la
metà degli anni 40 compaiono i primi cronografi da polso con calendario
completo, vere opere d’arte di sofisticata meccanica, oggi assai ricercati dai
collezionisti. Negli anni 60, quando l’elettronica fa la sua comparsa negli
strumenti di misurazione sportiva e di precisione, i discendenti di Ulysse
Nardin, producono modelli che il mercato richiede. I loro prodotti però non
sono ben accolti dal mercato. Gli stock di invenduti, si accumulano e
immobilizzano così dei capitali di cui la casa ha urgente necessità e, data la
situazione contingente, sopravvive con grandi difficoltà.
Nel 1982Rolf W. Schnyder,
un industriale cosmopolita, coglie l’opportunità che gli si presenta. Lui e
qualche altro suo amico appassionato di orologi, investono delle grosse cifre
nella casa Ulysse Nardin, salvando così dal non meritato fallimento un marchio
illustre, che può ritornare alla
celebrità che merita.
Oggi grazie al grande tecnico
Ludwig Oechslin, possiamo
ammirare capolavori di orologi come il Tellurium “Joannes Kepler” e altri di
grande complicazione, prodotti in serie limitata.
Sono il vertice della complicazione meccanica e gioielli
praticamente unici nell’universo dell’orologeria di alto livello.