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Patek Philippe calatrava


Nel 1832 Antoni Norbert de Patek dopo aver combattuto per la libertà della sua nativa Polonia, contro i Russi invasori, deve fuggire e trova asilo politico a Parigi. Da lì passa a Bamberg e poi a Ginevra, scegliendola infine come nuova patria.
In questa città di famosi orologiai cambia il suo nome in Antoine Norbert Patek e nasce la sua passione per i segnatempo. Acquista così dei movimenti di alto livello, li fa rifinire e incassare sotto la sua personale sorveglianza e poi li commercia.

Non è però soddisfatto e il 1 maggio 1839 si associa all’ambizioso cecoslovacco naturalizzato polacco, suo compaesano, Francois Czapeck orologiaio. Nasce così l’azienda Patek, Czapeck e Co., con sede a Ginevra, Quai des Bergues 29.

Da qui commercializzano inizialmente oltre 200 orologi di grande qualità, con l’aiuto di alcuni collaboratori e nel 1844 presentano i loro prodotti all’esposizione di Parigi.
Qui Antoine Patek conosce Jean Adrien Philippe che ha realizzato un orologio da tasca ultrapiatto munito di corona per la carica e la regolazione delle lancette, per allora una realizzazione quasi incredibile: Patek ne rimane affascinato e chiede a Philippe di diventare direttore tecnico della sua azienda nel 1845, alla scadenza del contratto con Czapeck, poiché quest’ultimo non intende continuare, per divergenze personali.

Adrien Philippe accetta e porta con se il compagno Vincent Gostowski, stabilendo la sede sempre a Ginevra e sempre nella stessa via, ma al n. 15 anziché al n.29.
Il genio creativo di Philippe apporta alla nuova casa tutta una serie di nuove macchinari che permettono di lavorare con un’efficacia e una precisione sconosciute fino ad allora. In riconoscimento di ciò, nel 1851 la manifattura viene ribattezzata Patek Philippe e Co.

Patek Philippe gondolo Nel 1863 Philippe scrive un’opera antologica sugli orologi da tasca senza chiave e la pubblica a Ginevra e a Parigi. E’ anche giornalista del quotidiano Le Journal de Geneve e grande specialista, riconosciuto ufficialmente, nel campo degli orologi da tasca.
Nel 1877 muore Antoine Patek, non prima però di aver ricevuto il titolo nobiliare di conte dal Papa Pio IX, per i suoi meriti verso la chiesa cattolica. Dopo 4 anni dalla sua morte, anche Jean Adrien Philippe riceve un’importante onorificenza: la croce della Legion d’Onore per i suoi meriti verso la Francia.

Nel 1901 la manifattura diviene una società per azioni con capitale di 1,6 milioni di franchi svizzeri e aumenta la sua produzione di alta qualità, ben conosciuta nel mondo. Nel 1932, dopo aver superato a fatica la grande crisi del 1929, è alla ricerca di un solido partner finanziario. Jacques David Le Coultre, fa la sua offerta, ma gli vengono preferiti i fratelli Charles e Jean Stern.

Nel 1933 il nuovo presidente è Jean Pfister già dirigente della Tavannes Watch Co. Sotto la sua direzione, con nuovi modelli e nuovi movimenti, la società riguadagna rapidamente terreno, consolida il marchio e allarga la clientela.
Nel 1958 Henri Stern sostituisce Pfister alla presidenza. Nel 1977 è il figlio Philippe Stern a dirigere l’azienda e tutt’ora mantiene la carica.

Rendiamo atto alla grande casa Patek Philippe, dall’alto della sua tradizione, capacità e altissima qualità dei prodotti, che non vi è alcun tipo di orologio che la manifattura non sia in grado di produrre o non abbia già prodotto. Suoi sono infatti orologi mitici, capolavori inimitabili da collezione e il suo marchio è il più conteso alle aste, con le quotazioni più elevate.
E’ l’unica inoltre, ad avere su ogni calibro meccanico prodotto, il prestigioso marchio di Ginevra, segno tangibile di una meccanica e di una qualità superiore.

Nel lungo elenco di orologi prodotti, nelle innumerevoli varianti e complicazioni incredibili, ricordiamo tra tutti il calibro 89, l’orologio più complicato del mondo, tutt’ora insuperato. E il mito... continua.


T O P








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