Nel 1791, anno di fondazione della capitale
dell’America Washington, l’orologiaio Jean Francois Bautte
costruisce il suo primo orologio da tasca e si associa col suo
maestro Jean D. Moulinier.
Moulinier aveva visto in Bautte l’uomo
creativo e accorto. Assieme coltivano gli affari con metodi raffinati.
La nobile clientela di Moulinier e Bautte veniva accolta lungo gli
scaloni dei magazzini di esposizione, da un delicato profumo di
acqua di Cologna che veniva spruzzato in maniera da creare così una
delicata atmosfera. Venivano anche affascinati dalle sculture e dai
raffinati arredi degli interni.
Nel 1837, dopo la morte di Bautte,
suo figlio e in seguito suo nipote, restano in posizioni dominanti
della produzione e del marchio che fu acquistato nel 1897 da
Felipe Hecht. Nel 1906, suo figlio
Jouan Hecht, vende con atto notarile, il
marchio di lusso che rappresentava, con la sua data di fondazione
(appunto il 1791) a Costantin Girard-Gallet,
suo parente e amico.
Quest’ultimo è erede di una manifattura di orologi fondata a La
Caux de Fonds da Costantin Girard, impresa
che deve il suo nome Girard-Perregaux (GP)
al matrimonio del suo proprietario con Marie
Perregaux, figlia di un fabbricante di cronometri dal 1854. La
manovra di aver riunito le fabbriche è stata
ambiziosa e aspirava ad ottenere il massimo dell’accuratezza e della
precisione dagli orologi prodotti. Hanno avuto però ragione e sono
ricompensati da un grande successo.
Già dal 1876 la GP riporta molte
vittorie ai concorsi di cronometria all’osservatorio di Neuchàtel.
Inoltre alle esposizioni internazionali l’ambiziosa marca ottiene
nel 1889 non meno di 13 medaglie d’oro e diplomi d’onore! A partire
dal 1880 la GP fornisce un gran numero di orologi alla marina da
guerra tedesca e fornisce loro in seguito anche i primi orologi da
polso costruiti in serie. I primi ordini sono stati inoltrati alla
GP dal 1879, direttamente dall’imperatore tedesco
Guglielmo II e
queste commesse arrivano grazie alla fiera internazionale di Berlino
a cui la GP aveva partecipato con successo. Tutto questo pone nuovi
stimoli alla manifattura ormai famosa e internazionalmente
riconosciuta, anche oltre Atlantico, dove propone i suoi orologi da
polso all’avanguardia e molto richiesti.
Nel vecchio
continente il successo è minore, perché gli orologi da tasca
regnavano sovrani e non vi era gran confidenza con orologi da polso
con braccialetti a catenella (reputati solo per donne….). Tuttavia
Constant Girard-Gallet segue le tracce
iniziali del padre e continua a raffinare i movimenti di grande
precisione e
nel 1905 viene nominato membro permanente del giurì delle esposizioni
universali.
Anche a causa di ciò, la manifattura Girard-Peregaux cade nell’oblio.
Durante gli anni trenta l’impresa
Graef Co fondata nel 1889
dall’emigrante tedesco Otto Graef,
acquista la prestigiosa manifattura
GP. La stessa GP deve anche difendersi da una concorrenza in casa,
ovvero da un marchio lanciato sempre da Graef dal titolo Mimo de
Graef e da svariati e stravaganti modelli in produzione:
“Mimo-meter”, orologio da finestra (1932) “Mimorex”, orologio
bifaccia per signore con indicazione analogica e numerica del tempo
(1934), “Mimolympic” con funzioni di cronografo (1936), “Mimo-Loga”
orologio calcolatrice (1940).
La Girard Perregaux però
continua a
produrre e per ogni anno olimpico presenta un nuovo cronografo da
polso (la sua specialità) battezzato “Olimpico”. Nel 1957
commercializza il leggendario “Gyromatic” dove il movimento dei suoi
ingranaggi stupisce per la loro costruzione e azione. Nel 1965
lancia il primo movimento ad alta frequenza del mondo, il cui
bilanciere oscilla a 36.000 Ah. Gli orologi dotati di tale movimento
si distinguono per gli ottimi risultati di precisione di marcia. Nel
1967 ben il 70% dei certificati rilasciati dall’osservatorio di
precisione di Neuchàtel sono per i cronografi GP (chronometer HF).
In seguito la manifattura si distingue anche per i suoi movimenti al
quarzo. Nel 1970 costruisce infatti il primo movimento al quarzo di
serie fabbricato in Svizzera. La frequenza del quarzo è di 32.768
Hz, attualmente ancora lo standard mondiale.
Dopo il settembre 1992,
l’italiano Luigi Maccaluso è alla dirigenza della manifattura. Sotto
il suo comando nasce nel 1994, una famiglia
di movimenti automatici extrapiatti calibro 3000 e 3100. Nel 1999 la
manifattura presenta il primo cronografo automatico al mondo dotato
di funzione “foudroyante”. La piccola lancetta indica infatti le
frazioni di secondo con la precisione di un ottavo di secondo,
avendo il bilanciere frequenza di 28.800 Ah. L’orologio ottiene un
ottimo successo.